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Lezione 3: Stile Espressionista

Aggiornamento: 2 apr

Eccoci alla nostra terza lezione. Dopo il rigore e la precisione dello stile vintage, possiamo finalmente rilassarci... ma non troppo! Lo stile espressionista, infatti, richiede una libertà totale nel tratto, ma anche un forte controllo espressivo. Qui non si tratta solo di disegnare, ma di far emergere l'anima stessa del soggetto attraverso il segno grafico. Quindi facile per certi versi ma fino a un certo punto! E ora andiamo ad addentrarci nello stile e di come nasce e come nella storia si sviluppa. 


Origini, Sviluppo ed Evoluzione nel Disegno e nell’Inchiostrazione


L’Espressionismo nasce a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento come risposta emotiva e ribelle all’Impressionismo e al Naturalismo. Se gli impressionisti erano affascinati dalla luce e dalla realtà visibile, gli espressionisti volevano qualcosa di più intenso: esprimere emozioni crude, distorte e spesso inquietanti. Ma non preoccupatevi non dobbiamo impostare la lezione su tinte trucide, anzi, ricordiamoci che le sfumature delle emozioni sono tante, e nel passato molti artisti hanno frequentato questo stile per dar voce alle loro paure, ossessioni, arrabbiature e qualsiasi emozione di disagio, questo perche' chi stava bene con se stesso e con la societa' non aveva bisogno di mostrare niente. Tuttavia viene a galla anche molta bellezza.

I primi focolai del movimento si accendono in Germania, con gruppi come Die Brücke (Il Ponte) e Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro, qui sotto), che stravolgono le regole accademiche della pittura con pennellate violente, colori aggressivi e forme deformate.

Nel disegno e nell’inchiostrazione, questa spinta espressiva si traduce in linee spezzate, tratteggi angoscianti e un uso drammatico del contrasto tra bianco e nero.

L’obiettivo? Non rappresentare la realtà, ma trasmettere una sensazione. Forse una sfida molto piu' complessa del ritrarre in modo realistico soggetti! Comunque questa estetica si è evoluta fino ad arrivare ai fumetti e alla grafica contemporanea, dove artisti come José Muñoz qui sotto potete esplorare alcune delle sue piu' famose creazioni

e Frank Miller (di seguito alcune delle sue piu' famose inchiostrazioni) hanno saputo sfruttare l’impatto visivo dell’Espressionismo nel linguaggio del comix noir e delle illustrazioni cariche di tensione.

Insomma un casino di inchiostro! Ma come al solito se un disegno vi stupisce, vi impressiona, o addirittura vi spaventa per la forza e la bellezza di esecuzione, copiatelo per capire come l'artista ha reso certi effetti, imparate dai maestri per capire come caricare di espressività i vostri disegni. Frantumate le loro composizioni in piccole sezioni e notate come anche le più complicate illustrazioni non sono altro che una sequenza di linee o macchie. Ovviamente sapientemente e magnificamente disposte sul foglio.


Gli Artisti Iconici dell’Espressionismo e il Loro Impatto sull’Inchiostrazione


Anche se stiamo parlando di un workshop di inchiostrazione, studiare i grandi maestri dell’Espressionismo pittorico è fondamentale per capire come trasmettere emozione e dramma con il segno. Ecco quindi alcuni artisti da cui trarre ispirazione:

  • Edvard Munch – Celebre per L’Urlo, Munch è il maestro della disperazione visiva. Le sue linee vorticose e il senso di angoscia che emerge dalle sue opere sono perfetti riferimenti per un tratto espressivo nell’inchiostrazione. Inutile che vi metto l'immagine e' forse uno dei quadri piu' famosi della storia dell'arte😱(eccone una semplificazione)

  • Egon Schiele – Le sue figure distorte e le linee nervose sono un ottimo esempio di come si possa trasmettere tensione attraverso il disegno. Studiare il suo tratto aiuta a capire l’importanza delle linee spezzate ed espressive.


  • Ernst Ludwig Kirchner – Il suo stile graffiante e quasi aggressivo nelle xilografie è un riferimento perfetto per chi vuole esplorare il bianco e nero con contrasti netti e segni energici.

  • George Grosz: Satira sociale, ironico e dal tratto feroce, una miniera di spunti per un segno graffiante spesso pura linea senza pensare troppo alle proporzioni.

  • Otto Dix – E qui concludo la lista, anche se e' molto piu' lunga, con uno dei miei artisti preferiti per il tratto e forza espressiva. Dix ha portato l’Espressionismo a livelli estremi, mescolando la distorsione delle forme con una critica sociale feroce. Le sue illustrazioni possono essere un modello per chi vuole raccontare storie visivamente forti.


Studiare questi artisti significa imparare a non avere paura del segno sporco, della linea emotiva e del dramma visivo. Quindi, affilate i pennini, intingeteli nell’inchiostro e lasciate che il vostro tratto urli sulla carta!


Composizioni e Temi Espressionisti: Dal Cinema al Disegno


L’Espressionismo non ha influenzato solo la pittura e l’illustrazione, ma si è radicato anche nel teatro, nella letteratura e soprattutto nel cinema, creando un’estetica che possiamo tradurre efficacemente nel disegno e nell’inchiostrazione. Vediamo alcuni esempi da cui prendere ispirazione:

Cinema Espressionista Tedesco: L’Ombra, il Contrasto, la Deformazione

Il cinema espressionista tedesco degli anni ’20 è una miniera d’oro per chi vuole studiare l’uso della luce, delle ombre e della distorsione prospettica. Film come Nosferatu (1922) di F.W. Murnau e Il gabinetto del dottor Caligari (1920) di Robert Wiene hanno costruito mondi deformati, quasi irreali, perfetti per l’inchiostrazione drammatica.

  • Nosferatu: Film che a volte ancora mi sogno qualche volta! Gioca su contrasti estremi tra luci e ombre, con figure allungate e ambienti gotici che sembrano usciti da un’incisione in bianco e nero. Il celebre uso delle ombre proiettate può ispirare inchiostrazioni fortemente contrastate e composizioni che sfruttano la silhouette per aumentare la tensione visiva.

  • Il gabinetto del dottor Caligari: La scenografia dipinta con prospettive esasperate e angoli impossibili è un’ispirazione diretta per composizioni surreali e distorte. L’uso delle ombre dipinte direttamente sui fondali suggerisce come si possa creare profondità e dramma con l’inchiostrazione senza bisogno di sfumature complesse.

Questi film non si limitano a raccontare una storia: ogni inquadratura è una tavola illustrata che comunica angoscia, inquietudine e tensione, elementi chiave per chi vuole sperimentare con il tratto espressionista nel disegno. Quindi non solo la biblioteca o librerie, potete prendere spunto anche dal cinema!


Espressionismo e Cinema Moderno: Cronenberg e l’Incubo della Carne

Se guardiamo oltre il cinema classico espressionista, possiamo trovare tracce di questa estetica in registi più moderni. Prendiamo David Cronenberg e il suo Existenz (1999): qui l’orrore non è solo psicologico, ma anche fisico, con deformazioni della carne e oggetti organici che sembrano vivi.

Possiamo considerarlo espressionista? In un certo senso, sì. Anche se Cronenberg è più legato al body horror, il suo modo di rappresentare la realtà come un incubo tangibile richiama alcune delle stesse idee alla base dell’Espressionismo: la distorsione della forma per esprimere una verità interiore. Se nel cinema espressionista tedesco il mondo esterno si deforma per riflettere lo stato d’animo dei personaggi, in Cronenberg il corpo stesso diventa il campo di battaglia dell’inquietudine.

Per un illustratore, l’influenza di questo tipo di cinema si traduce in figure esagerate, corpi tesi, linee spezzate e contrasti estremi per comunicare disagio e trasformazione.


Ma andiamo avanti ed analizziamo gli strumenti che possono tornarci utili per questo stile ovviamente aggiungendoli a quelli precedenti, come il pennino e il tratto pen, come sempre non poniamoci limiti alla creazione!


Strumenti Consigliati per la lezione di Inchiostrazione Espressionista


Per ottenere un tratto espressivo, potente e carico di emozione, è fondamentale scegliere gli strumenti giusti. L’Espressionismo si nutre di spontaneità e drammaticità, quindi non dobbiamo limitarci ai classici strumenti di precisione, ma esplorare materiali che ci permettano di sperimentare con il segno e la texture.

Ecco alcuni strumenti consigliati per questa lezione e come usarli al meglio:

🖌 Pennello Giapponese

Il pennello giapponese, noto anche come fude, è uno strumento straordinario per chi cerca un tratto dinamico e gestuale. A differenza dei pennelli occidentali, ha setole morbide ma elastiche, che permettono di passare da linee sottilissime a pennellate ampie con un solo gesto.

Questo lo rende perfetto per l’Espressionismo, dove il controllo della pressione e del movimento è essenziale per creare energia visiva.

  • Ideale per: tratti fluidi, pennellate gestuali, variazioni di spessore in un unico gesto.

  • Tecnica consigliata: tenere il pennello in modo rilassato, sfruttando tutto il braccio per imprimere movimento.

🖤 Inchiostro di China

L’inchiostro di china è il re dell’inchiostrazione espressiva: denso, profondo, perfetto per ottenere contrasti netti e ombre incisive. Esiste in versione liquida o in stick da sciogliere con acqua (come quello tradizionale usato nella calligrafia asiatica).

  • Ideale per: neri pieni, silhouette drammatiche, chiaroscuro intenso.

  • Tecnica consigliata: usare il pennello o un pennino per linee definite, oppure diluirlo per effetti sfumati e macchie suggestive.

🪵 Penna a Cannetta o Bamboo

Uno strumento tanto grezzo quanto affascinante. La penna a cannetta, o bamboo, è una variante primitiva del pennino, utilizzata fin dall’antichità per la scrittura e il disegno.

A differenza dei pennini in metallo, il bamboo assorbe l’inchiostro in modo irregolare, creando tratti imprevedibili e ricchi di personalità.

  • Ideale per: segni ruvidi, tratti spezzati, linee spontanee e nervose.

  • Tecnica consigliata: variare la pressione per ottenere tratti più o meno asciutti, lasciando che l’inchiostro faccia il suo lavoro in modo naturale.

🧽 Spugne, Spatole e altro

Non esistono regole nell’Espressionismo, quindi perché limitarsi ai classici strumenti da disegno? Spugne e spatole possono aggiungere effetti materici e distorsioni sorprendenti.

  • Spugne: perfette per tamponare l’inchiostro e creare texture sfumate o macchie casuali.

  • Spatole (o anche vecchie carte di credito!): ottime per "grattare" l’inchiostro ancora umido sulla carta e ottenere effetti di distorsione e graffiature.

  • Tecnica consigliata: usare spugne per creare fondi vibranti e spatole per rompere il tratto, dando un effetto più aggressivo e dinamico al disegno.

  • Cannucce per soggiare e creare effetti da chiazze di inchiostro

  • Vecchi panni dalla texture grezza e grossa

Importante:

portatevi per favore due bicchieri di plastica, uno per effetti e acqua sporca, l'altro per l'acqua pulita, della carta assorbente o panni, fogli di carta normale e per chi puo' carta da acquerello qualsiasi grammatura. Porterò comunque del materiale come al solito ma non per tutti!


Nell’Espressionismo, gli strumenti non devono essere semplici mezzi per disegnare, ma veri e propri alleati nella ricerca del segno perfetto. Non abbiate paura di sporcarvi le mani (letteralmente!) e sperimentate con combinazioni di strumenti diversi. Il segreto è lasciare che il gesto guidi il tratto, trasformando ogni segno in un'esplosione di emozione pura sulla carta.

Di seguito un video dove vi spiego un po' più dettagliato i diversi tipi di pennelli

Ed ora introduciamo i nostri due libri del mese che ci aiuteranno e suggeriranno la strada verso inchiostrazione "Espressionista"


Dracula di Bram Stoker

Il romanzo epistolare Dracula (1897) di Bram Stoker segue il viaggio dell’avvocato Jonathan Harker in Transilvania, dove si reca per concludere un affare immobiliare con il Conte Dracula. Sin dal suo arrivo al castello, Harker percepisce un’atmosfera sinistra: il conte è pallido, con denti affilati e un’ombra inquietante che si proietta su ogni cosa. Man mano che i giorni passano, Harker scopre che il suo ospite è un vampiro e cerca disperatamente di fuggire.

Nel frattempo, a Londra, la giovane Lucy Westenra, amica della fidanzata di Jonathan, Mina Murray, viene misteriosamente colpita da una strana malattia che la indebolisce notte dopo notte. Il medico Seward, assieme all’enigmatico professor Van Helsing, scopre che Lucy è vittima di un vampiro. Dopo vani tentativi di salvarla, Lucy muore e torna come una creatura della notte, costringendo i suoi amici a ucciderla definitivamente trafiggendole il cuore con un paletto.

Quando Dracula prende di mira Mina, il gruppo, composto da Van Helsing, Jonathan, Mina e altri alleati, decide di inseguirlo fino in Transilvania. In una corsa contro il tempo, riescono a raggiungere il castello del conte e a porre fine alla sua esistenza, trafiggendolo e lasciandolo dissolvere in polvere con il primo raggio di sole.

Ok, detto questo cerchiamo di individuare le immagini chiave che potremmo usare per imbastire una composizione per questo romanzo:

  1. Il Castello di Dracula – Una fortezza oscura, con torri gotiche e finestre vuote che sembrano occhi inquietanti. Un’illustrazione espressionista potrebbe rappresentarlo con linee sghembe e prospettive distorte, esagerando il senso di oppressione.

  2. L’attacco a Lucy – Un’ombra lunga e distorta che si protende sulla figura fragile della giovane, il contrasto tra il nero dell’ombra e la sua pelle bianca enfatizzerebbe il terrore.

  3. Il Conte Dracula – Il volto angoloso e spigoloso del vampiro, con occhi incavati e un ghigno affilato, delineato con tratti netti e violenti in puro stile espressionista.

  4. La Caccia Finale – Silhouettes nere di uomini armati di paletti che inseguono una figura scura in un paesaggio spettrale di montagne e nebbia.

Ecco alcuni esempi per solleticare la vs fantasia e creativita' ma ovviamente non vi fermate qui. Andate avanti, stupitevi!

Una composizione astratta e distorta di Dracula con il suo mantello fuso nell’ombra di un pipistrello, il tutto reso con pennellate nere spezzate e segni graffiati sulla carta, evocando lo stile di Nosferatu di Murnau. Il titolo potrebbe emergere da linee contorte e tremolanti, come se fosse inciso con artigli...

insomma questo e' il portone di entrata, banale ma come tutti i portoni se la loro posizione non e' facile da trovare non si puo' procedere. Non siete d'accorso?

Di seguito alcune copertine da cui prendere spunto, e composizioni da studiare per comprendere che direzione potrebbe prendere la vostra!


Norwegian Wood di Haruki Murakami


Il romanzo Norwegian Wood (1987) segue il protagonista Toru Watanabe, un giovane universitario a Tokyo alla fine degli anni '60, che naviga tra amore, perdita e la ricerca di un senso nella vita. La storia è narrata in prima persona da un Toru adulto, che rievoca i suoi anni giovanili ascoltando la canzone Norwegian Wood dei Beatles.

Toru è legato alla fragile e malinconica Naoko, la fidanzata del suo migliore amico Kizuki, morto suicida. Dopo la tragedia, Naoko cade in una profonda depressione e si ritira in una clinica psichiatrica in montagna. Nonostante il loro legame intenso, la distanza e la fragilità mentale di Naoko impediscono una vera relazione.

Nel frattempo, Toru incontra Midori, una ragazza vivace e ribelle che rappresenta l’opposto di Naoko: esuberante, diretta, piena di vita. Tra i due nasce un’attrazione profonda, ma Toru si sente diviso tra la promessa implicita fatta a Naoko e il desiderio di un futuro con Midori.

Quando Naoko si suicida, Toru cade in una crisi esistenziale, vagando senza meta per il Giappone. Solo dopo un periodo di solitudine e riflessione, capisce che deve scegliere la vita, e decide di chiamare Midori, lasciando al lettore l’incertezza su cosa accadrà dopo.

Ecco alcune immagini del libro su cui si puo' lavorare:

  1. Naoko nei campi di grano – Una scena malinconica, con Naoko rappresentata in modo sfumato, quasi evanescente, circondata da un paesaggio che sembra assorbirla. Le pennellate espressioniste potrebbero suggerire il senso di perdita e isolamento.

  2. Midori e Toru sotto la pioggia – Un’illustrazione con linee spezzate e gocce d’inchiostro che sembrano fondersi con i contorni dei personaggi, enfatizzando il contrasto tra il passato e la possibilità di un futuro.

  3. La clinica di Naoko – Un edificio grigio e isolato tra le montagne, con finestre vuote e spazi distorti, evocando la sensazione di intrappolamento psicologico.

  4. Il suicidio di Naoko – Un’immagine simbolica con una corda intrecciata che si fonde con il vento e gli alberi, suggerendo il passaggio tra vita e morte senza rappresentarlo esplicitamente.

Anche qui immagini per una copertina espressionista ce ne sono. Come una figura femminile in penombra, con tratti sfumati e dissolti, immersa in un bosco deformato con alberi che sembrano mani scheletriche. Il titolo Norwegian Wood potrebbe essere scritto con segni irregolari, come se fosse inciso nella corteccia di un albero, evocando il senso di nostalgia e perdita. Di seguito alcuni esempi editoriali di successo, con copertine dagli stili diversi su cui potete prendere ispirazione. Ponete soprattutto attenzione alla composizione!

Questi due romanzi, sebbene così diversi, condividono una forte componente emotiva che lo stile espressionista può amplificare attraverso tratti aggressivi, neri profondi e distorsioni visive. In pratica sono due "diari", una raccolta di memorie e pensieri, un viaggio introspettivo tra le emozioni. Sarebbero perfetti per un'edizione illustrata in bianco e nero, dove ogni immagine riflette il caos interiore e il pathos dei personaggi.

Ecco invece alcune mie interpretazioni di questi due romanzi che ho il piacere di condividere con voi. Sono stato un po' frettoloso non me ne vogliate le elaborazioni più complesse le lascio a voi♥️🥸. Sono idee semplici per farvi capire che non bisogna necessariamente creare la cappella Sistina ma un idea che poi sviluppi con Canva, giocando un po' con la combinazione di Font, Composizione e Colori può comunque dare un buon risultato. Vi invito a provare con le vostre!


Ecco alcuni momenti durante la creazione delle copertine



Grazie a Funny per la collaborazione e averci mostrato come usare il pennello giapponese


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