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Immagine del redattoreMichele Di Erre

Il bestiario a occhi chiusi



Azione artistico-scientifica di vivisezione del pensiero

di Michele Di Erre e Andrea Gagliotta

consulenza artistica Alessandro Bulgini



Il bestiario che qui si propone è un bestiario collettivo in cui chiunque abbia la volontà può parteciparvi e mettersi in gioco.

Lo spettatore sarà parte attiva dell'opera anche se gli verrà impedita la vista. Attraverso il disegno a occhi chiusi, infatti, si tenterà di svelare quel mondo nascosto della nostra memoria visiva.

Ogni opera realizzata dai partecipanti verrà catalogata nello schedario artistico-scientifico "Il bestiario a occhi chiusi" che conserva gli animali scoperti.​ Il risultato di questa performace-studio collettiva è ancora riservato.

Di seguito potrete leggere le regole del gioco de "Il Bestiario" versione gioco-disegno a occhi chiusi da provare a fare a casa con amici. Inviateci i vostri lavori a micheledierre@yahoo.it e saranno catalogati e pubblicati ne ​"Il Bestiario a occhi chiusi web"​. 

Materiali necessari: un foglio di carta, una benda, una penna o matita

Regole:

Se hai fretta, non giocare.Per giocare bisogna essere minimo in due.Ognuno dei partecipanti pensa a un animale da dire al suo vicino. Se il vicino non conosce l’animale può consultare uno schedario illustrato oppure se ne fa dire un altro di sua conoscenza.Muniti di penna e foglio, scrivete, sul retro, il nome dell’animale che vi è stato assegnato, l’anno e il vostro nome, successivamente, chiudete gli occhi (meglio se bendati) e pensate alla figura dell’animale o all’immagine dell’animale che avete nella memoria. Una volta focalizzata questa immagine, sempre a occhi chiusi, posate la penna sul foglio e iniziate a tracciare le linee principali della silhouette, e tutti i dettagli che la compongono, di ciò che semplicemente state osservando con gli occhi del pensiero. È importante che la penna tracci solo ciò che voi state vedendo nello stesso momento in cui lo vedete. Non abbiate paura di uscire dal foglio, di perdervi nel disegno o di “strafare” e, soprattutto, prendetevi tutto il tempo necessario ricordando che non è una gara. Quando siete soddisfatti posate la penna accanto a voi e aprite gli occhi. Rimarrete stupiti di come la vostra mano abbia espresso al meglio i vostri pensieri ma soprattutto costatate, guardando il disegno appena eseguito, di come la vostra mente riesca a captare anche le linee più distorte trasformandole in un soggetto riconoscibile.Questo gioco, o esercizio, aiuta a liberare il potenziale espressivo e, soprattutto, a capire che per disegnare non serve altro che il saper osservare: un foglio, una penna, del tempo e ricordarsi che il disegno arriva dal cervello non dalla mano.

Ripetete il gioco 4 o 5 volte e scoprirete che man mano che continuate sarete sempre più bravi a focalizzare ciò che immaginate.



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